Costo di una margherita classica.
Costo di una margherita*
*Fonte: Ristorazione Italiana Magazine
Come vediamo dai dati riportati, la differenza tra una pizza di scarsa qualità e una di qualità è di appena 0,6 euro. Proviamo a fare un semplice calcolo moltiplichiamo 0,6 per 4000 pizze alla settimana otteniamo 2400 euro. 124mila euro all’anno. Perché dobbiamo puntare alla scarsa qualità?
Il cliente medio è disponibile a pagare diversi € in più, se vengono utilizzati prodotti di qualità.
La pizza è accessibile a tutti a differenza della ristorazione che il prezzo medio per cliente si aggira intorno ai 45€ ( bevande escluse).Dai costi menzionati vanno aggiunti:
–Le spese di struttura: affitto, utenze, tassa rifiuti, pubblicità. La variabile può essere data dal fatto di possedere un immobile in proprietà.
– L’acquisto del registratore di cassa
– Contributi previdenziali: tenere presente che l’importo minimo di euro 2887,20 è dovuto dal titolare ma anche da ciascun collaboratore familiare o socio lavoratore.
– Diritto annuale Camera di Commercio: minimo 88,00, max 200, in relazione al tipo di impresa individuale o societarie. Puo’ aumentare in relazione al fatturato e in relazione ad eventuali unità locali oltre alla sede principale.
– Le imposte IRPEF/IRES/IRAP/Addizionali regionali e comunali: l’importo si determina secondo modalità diverse.
– Il commercialista, per gli adempimenti fiscali e l’eventuale tenuta della contabilità.
Nessuna pizzeria è mai fallita per l’alta qualità dei prodotti utilizzati. Risparmiare vuol dire fallire di sicuro.